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Ecoltura. Per un'ecologia della cultura: Luciano Baldessari, architetto (1896 - 1982)

Valorizzare i patrimoni documentali di figure storiche del Trentino
Luciano Baldessari visto da Ecoltura

Ecco cosa troverai esplorando questa pagina

  • «Una gioia sufficiente»
  • La seconda giovinezza di Luciano Baldessari
  • Il concorso nazionale per la progettazione di un monumento per Campana dei Caduti a Rovereto (1961-1964) 
  • Kiniger e Baldessari. Due progetti a confronto
  • Gli altri progetti del concorso (per futuri approfondimenti)
  • Crediti
  • Note

Gruppo di lavoro

Valentina Avancini, UniTrento, Dipartimento di Lettere e Filosofia
• Federico Casagrande, UniTrento, DICAM/DiPSCo
• Giovanna A. Massari, UniTrento, DICAM
Giada Melodia, UniTrento, Dipartimento di Lettere e Filosofia
Paola Pettenella, Mart
Patrizia Regorda, Mart
• Lucia Rodler, UniTrento, DiPSCo
• Cristiana Volpi, UniTrento, DICAM
 

Si ringraziano
• Biblioteca Civica Tartarotti – Rinaldo Filosi
• Fondazione Opera Campana – Martino Cornali, Enrico Melis
• Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto
Officina Espositiva – Università di Trento
• Politecnico di Milano, Leyla Ciagà

«Una gioia sufficiente»1

1. Cesare Cunaccia, Paolo Baldessari racconta Luciano Baldessari, 10 dicembre 2024, lampoonmagazine.com/luciano-baldessari-architettura-rovereto-milano-berlino-newyork-design-teatro/ (ultima consultazione: 6 ottobre 2025)

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Testo di Federico Casagrandde
Fotografie da Archivio Luciano Baldessari. Politecnico di Milano

Luciano Baldessari, architetto e scenografo originario di Rovereto, rappresenta una delle figure più originali e poliedriche dell'Italia del Novecento. Personalità eclettica e cosmopolita, ha costruito il proprio percorso formativo e professionale tra Berlino, Milano, Parigi e New York, spaziando dall’architettura al design, dagli allestimenti teatrali alla scenografia, fino alla pittura e alla grafica, in costante sintonia con uno spirito sperimentale e innovativo. Pur avendo trovato a Milano la sua base professionale, Baldessari ha mantenuto vivi i legami con la città natale e con il territorio trentino, affiancando ai progetti milanesi un’attività continua di disegno di interni, di edifici residenziali e pubblici, di monumenti e allestimenti. Tale impegno è ampiamente documentato nell’Archivio Luciano Baldessari conservato presso il Politecnico di Milano e nel Fondo Baldessari del Mart - Archivio del '900 conservato a Rovereto. Quest'ultimo contiene importanti carteggi, documenti e fotografie relativi ai progetti per Rovereto ed è consultabile anche online (Fondo Baldessari - Catalogo Integrato Mart).
La presente ricerca intende approfondire un aspetto ancora poco indagato dell’opera dell’architetto trentino, con l’obiettivo di valorizzare i progetti da lui concepiti per la sua terra d’origine. Tra questi, un posto di particolare rilievo è occupato – sebbene non fu mai realizzato – dal lavoro del Monumento per la Campana dei Caduti, scelto dai curatori per la rilevanza che esso riveste sotto diversi punti di vista: l’importanza del concorso per la città di Rovereto, il valore del progetto, che rappresenta una sintesi significativa tra l’esperienza teatrale e quella architettonica di Baldessari; infine, la ricorrenza del centenario della Campana Maria Dolens, realizzata nel 1925 con il bronzo ricavato dalle armi della Prima guerra mondiale. Per ricostruire le vicende del progetto è stato fondamentale poter accedere agli Archivi di Pace della Fondazione Opera Campana dei Caduti che conserva i carteggi e gli elaborati progettuali di concorso. 


🔗 Luciano Baldessari e il Trentino. La biografia.
🔗 I progetti di Luciano Baldessari in Trentino
 


 

La seconda giovinezza di Luciano Baldessari

Testo di Valentina Avancini

Nell’Archivio del ′900 del Mart, a Rovereto, tra le carte del Fondo Luciano Baldessari, si trova un gruppo di lettere in cui l’architetto sottolinea i suoi rapporti con l’ambiente futurista roveretano. Spesso presenti in varie stesure e precedute da appunti, tali lettere sono databili tra 1966 e 1978, cioè nel periodo di ripensamento critico sul futurismo. Conversazioni episodiche, sollecitate da circostanze precise, i cui accenni, scarni ma essenziali, al movimento d’avanguardia, destano interesse per l’intensità con cui Baldessari rievoca i propri esordi negli anni maturi. Ciò emerge con chiarezza dall'annotazione a matita «1915-1916 Disegni futuristi», apposta nella copia personale1 della monografia a lui dedicata nel 1978 da Controspazio, annotazione destinata a colmare appunto l’assenza di opere futuriste fra quelle in elenco2. Le lettere documentano un intreccio tra la memoria personale e il clima culturale degli anni di riscoperta del futurismo in una prospettiva multidisciplinare. Ne è testimonianza anche la mostra Avanguardia e teatro dal 1915 al 1955 nell’opera scenografica di Baldessari - Depero - Prampolini3, allestita nel giugno 1970 prima al Museo Teatrale alla Scala di Milano e successivamente a Palazzo Rosmini di Rovereto, promossa dal Comune e dall’Azienda Turismo di Rovereto in collaborazione con il Museo Teatrale alla Scala. Questa sezione mira ad approfondire, attraverso l’analisi dei materiali d’archivio, il rapporto di Luciano Baldessari con la propria città natale e con il più ampio contesto culturale dell’epoca.

1 Rovereto, Biblioteca Mart, Per.165.
2 Numero monografico dedicato a Luciano Baldessari in Controspazio. Mensile di architettura e urbanistica, anno X, n.2-3 (marzo-giugno 1978), p.79.
3 Avanguardia e teatro dal 1915 al 1955 nell’opera scenografica di Baldessari - Depero – Prampolini, catalogo della mostra, (Rovereto, Palazzo Rosmini – Milano, Museo Teatrale della Scala, giugno-agosto 1970) a cura di Mario Monteverdi, s.l., a cura dell'Azienda Turismo di Rovereto e del Museo Teatrale alla Scala di Milano, 1970.


🔗Il circolo futurista
🔗 Baldessari e Rovereto

 



Il concorso nazionale per la progettazione di un monumento per Campana dei Caduti a Rovereto (1961-1964) 


Testo di Giada Melodia

Nel 1961 la Reggenza dell’Opera Internazionale Campana dei Caduti di Rovereto bandì un concorso di progettazione per conferire un adeguato valore monumentale a Maria Dolens, la grande campana fusa con il metallo delle armi della Prima guerra mondiale e dedicata alla memoria dei caduti. L’iniziativa mirava a creare uno spazio capace di trasformare la campana in un landmark territoriale, esaltandone la presenza simbolica e garantendo al tempo stesso la massima efficacia acustica del suo rintocco. Il concorso rappresentò un momento significativo di confronto per la cultura architettonica e ingegneristica del tempo, attirando figure di rilievo sia locali che nazionali. Tra i partecipanti figuravano, fra gli altri, Mario Kiniger, Marco Tiella e Luciano Baldessari, ciascuno portatore di una visione diversa sul rapporto tra memoria, paesaggio e monumentalità. Se da un lato l’intento era quello di dotare la Campana di una cornice architettonica e paesaggistica all’altezza del suo valore simbolico, dall’altro il dibattito che ne scaturì rifletteva questioni più ampie: il rapporto tra memoria e modernità, tra funzione commemorativa e dimensione pubblica dello spazio, tra esigenza di monumentalità e sostenibilità economica. In questa sezione sono approfondite le vicende del concorso: le date, i protagonisti, gli esiti. In quelle successive saranno approfondite le questioni progettuali dei due progetti scelti come vincitori.

🔗Le vicende del concorso di progettazione
🔗Il primo concorso di progettazione (1961 - 1962)
🔗Il secondo concorso di progettazione (1963 - 1964)​​​​​

I materiali d'archivio provengono da:
- Archivi di Pace, Fondazione Opera Campana dei Caduti.
- Archivio Luciano Baldessari, Politecnico di Milano. Telegramma da Giulio Baldessari

 

 

 

 

 

 

 

 

Kiniger e Baldessari. Due progetti a confronto

Testo di Federico Casagrande

I vincitori dei due concorsi nazionali banditi per il progetto del Monumento per la Campana dei Caduti Maria Dolens sono stati rispettivamente l'architetto Mario Kiniger (concorso di I° grado - motto M.D.67) e l'architetto Luciano Baldessari (concorso di II° grado - motto Per tutte le genti). Il confronto tra gli elaborati progettuali dei due architetti qui proposto si pone più obiettivi: celebrare l'anniversario dei 100 anni dalla realizzazione della campana (1925-2025), valorizzare uno dei progetti più importanti di Baldessari per la sua terra natale e rimandare al lavoro di ricerca svolto all'interno di Ecoltura sull'opera di Mario Kiniger, architetto (1914-1982)

🔗Kiniger e Baldessari. Due progetti a confronto
🔗Mario Kiniger. La relazione tecnica
🔗Per tutte le genti. «Delucidazioni» sul progetto di concorso

I materiali d'archivio provengono da:
- Archivio Luciano Baldessari, Politecnico di Milano. Progetto "Per tutte le genti" di Luciano Baldessari
- Archivi di Pace, Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto. Progetto "M.D.67" di Mario Kiniger
- Fondo Mario Kiniger, Archivi di Biblioteca Civica Tartarotti.

 

 

Gli altri progetti di concorso (per futuri approfondimenti)

Di seguito sono riprodotti i progetti presentati ai due concorsi di progettazione per il Monumento per la Campana dei Caduti, che potrebbero costituire lo spunto per successive ricerche. I materiali provengono dagli Archivi di Pace della Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto.

 

 

Crediti

Elaborazioni grafiche a cura di Federico Casagrande.
I materiali d'archivio presentati provengono dai seguenti archivi:


• Fondo Baldessari, Mart, Archivio del '900.
- Luciano Baldessari, fotografie plastico concorso di progettazione Monumento per la Campana dei Caduti "Per tutte le genti". Fotografie Ugo Mulas © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati
- Fotografie "Cartoline da Rovereto" (n.5)

• Archivio Luciano Baldessari, Politecnico di Milano. Progetto Campana dei Caduti, Rovereto, 1961-64
- Fotografia di Luciano Baldessari.
- Telegramma di Giulio Baldessari, 29/04/1964.
- Elaborati grafici di concorso (n.5)

• Archivi di Pace, Fondazione Opera Campana dei Caduti.
- Scansioni progetto M.D. 67 di arch. Mario Kiniger
- Fotografie ed elaborati grafici relativi ai progetti "Commemorat", "Kalamos", "Sette torri per una campana", "Fagarè", "GZ.BO"

• Fondo Mario Kiniger, Archivi Biblioteca Civica Tartarotti.
- Prospettiva progetto di concorso Monumento Campana dei Caduti
- Plastico progetto di concorso Monumento Campana dei Caduti.

• Fondo Fotografico Arti in Trentino, Mart, Archivio del '900.
- Campana dei Caduti, dettaglio fotografico bassorilievi

• Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
- Luciano Baldessari, Pittura e scultura futuriste - Dinamismo plastico (studio per la copertina del libro di Boccioni: "Pittura e scultura futuriste"), 1916, acquerello e china su carta

Note

Qualora fossero stati omessi dei crediti di immagini e/o materiali pubblicati siamo a disposizione per inserire le informazioni mancanti. Si prega di segnalare eventuali errori o incorrettezze a federico.casagrande@unitn.it.